di Gian Claudio Pagani il 28 Set 2012 20:41
Concordo con Andrea2
Coltella calabrese o siciliana
Alcune informazioni tratte dal " Baronti"
Le coltelle da caccia erano oggetti molto ricchi, parte integrante dell’equipaggiamento da caccia ai grandi mammiferi e indossati dagli uomini a completamento dei costumi tradizionali in occasione delle feste popolari, delle processioni religiose e delle feste ritenute importanti.
Venivano costruite sia con manico in corno solcato da strie e abbellito con guarnizioni in ottone o argento o alpaca, sia con manico formato da dischi di corno intercalati da lamine metalliche
La lama poteva essere o a due fili oppure con dorso e allunatura terminale (quest’ultima detta alla fiamminga) ed era collegata al manico mediante nodo rotondo liscio o intagliato
Caratteristiche peculiari erano comunque la scanalatura centrale e la ricca lavorazione del tallone a volte inciso a fiorami o con scene di caccia o immagini erotiche (per quel tempo )
I foderi di norma non coprivano tutta la lama ma lasciavano scoperta la zona decorata ad indicare il ceto sociale del proprietario
Gli esemplari più ricchi e più accuratamente lavorati risalgono alla fine del ‘700 o prima metà ‘800
Sembra che il centro di produzione più importante di lavorazione di questi oggetti fosse la zona costiera di Catanzaro (Nicotera e Joppolo)
Fra Diavolo