Dico la mia.
I prezzi in generale sono calati parecchio, ma non in maniera omogenea.
Vale per tutti i generi. Si vendono e si venderanno sempre (e risentono del marcato solo in situazioni come quella attuale, cioè "pesante") i prodotti a basso prezzo e quelli ad alto contenuto collezionistico.
Crollano notevolmente le vendite di fascia media.
Questo perchè c'è sempre chi acquista se costa poco e c'è sempre l'amatore che "vuole" un oggetto che ha destato il suo desiderio.
Questo non è un bene perchè l'interruzione o il calo della fascia media rallenta di molto i consumi.
Chi vende farà a sua volta acquisti costosi se il mercato prende i suoi pezzi. Se i suoi pezzi costano poco metterà assieme poco denaro per fare acquisti e se se vede in fascia media fa pochi affari perchè quella fascia è ferma.
Un esempio significativo: 3 giorni a Trento per mostra minerali. Speso con moglie (albergo, cene, tavoli, viaggio ecc.) 550 euro. Venduto (non guadagnato !) per 120 euro !
Solo cose da 1-2-5 euro o poco più. Avevo preso dalla collezione 4 casse di minerali molto preziosi, ma chi vendeva minerali (c'era la bigiotteria che "spegne" il minerale) ha venduto poco e niente e i collezionisti non hanno acquistato (causa i costi pesanti della mostra).
In questo caso anche la fascia alta si era fermata.
Prezzo di un coltello (o di qualsiasi altro oggetto, il discorso è simile) come hanno detto, dipende da chi acquista. Ognuno da il proprio valore.
L'esperienza di diverse mostre ti aiuterà nel costruire il prezzo.
Ritengo che una buona base di partenza, senza avere conoscenze, è : Il prezzo è uguale a quanto saresti disposto tu a spendere per acquistare lo stesso coltello da un'altro, PIU' il 50 %, trattabile di un 10%
Prova a farti in tasca degli esempi e giudica se per te è giusto.
Shirojiro
