Buongiorno a tutti.
Penso di poter incarnare una curiosità ed un interesse di tutti aprendo un thread sull'argomento: ho visto che in molti confermano, come è facile immaginare, che una delle cose più difficili da reperire nella realizzazione dei coltelli è proprio l'acciaio, e se a ciò aggiungiamo il prezzo dell'acciaio, è chiaro che vale la pena farsi una semplice domanda, ovvero è possibile realizzare l'acciaio da se? Nel complesso, la risposta è sì, sebbene ci siano alcuni aspetti da valutare.
Consiglio a tutti di dare un'occhiata alla pagina di Wikipedia dedicata alla storia della siderurgia: è alquanto eloquente, sotto tutti i punti di vista. A partire da quanto lì detto e da mie ulteriori considerazioni, ho elaborato le seguenti due metodologie (e mezzo):
1) Si prende della ghisa e la si fonde sopra del ferro, in maniera da rirapportare il carbonio presente nella ghisa di partenza al tenore dell'acciaio;
1.5) Si prende del ferro, lo si porta al bianco di forgia, lo si carbocementa al più possibile e grosso modo si ripete quanto detto sopra;
2) Si procede coll'acciaio a pacchetto.
Il primo metodo è molto più praticabile di quello che all'apparenza verrebbe da credere: la ghisa al 2% dì carbonio, il minimo indispensabile per poter parlare di ghisa (per la precisione, sembra, 2,06%), fonde a 1350 gradi, in pratica al giallo chiaro di forgia; se ha 4 punti poi ancora meglio, perché dovrebbe fondere al giallo di forgia. Il resto è cosa semplice: si fonde la ghisa su del ferro di dimensioni relativamente piccole in maniera tale da ricalibrare il tenore di carbonio ai livelli dell'acciaio ed in maniera tale da unire grosso modo insieme il tutto. Se serve, alla forgia si ripiega per creare uniformità e rifinire.
Il secondo modo, credo ai vostri ed infondo anche ai miei occhi, è quello che più attira l'attenzione: per farla breve, si procede per damascatura. Wikipedia stessa sembra non sempre avere fonti affidabili sull'argomento, ma quello che solitamente si intende col termine di acciaio Damasco è un improprietà: sembra che in realtà non sia molto chiaro come venisse realizzato l'acciaio Damasco, a tutt'oggi.
Quello che oggi comunemente si intende per Acciaio Damasco è in realtà l'acciaio a pacchetto: e la cosa più interessante di ciò, come conferma Wikipedia, è che questo è un vero e proprio modo per realizzare l'acciaio, ulteriormente interessante perché non richiede ne' fusione né colata.
In pratica, realizzare l'acciaio per pacchettazione sarebbe grosso modo la stessa cosa di quando si fa una lama "Damasco", cioè alternando strati di ferro basso carboniosi a strati di ferro alto carboniosi, saldati per saldatura di forgia. Sempre Wikipedia, dice che in passato gli strati di ferro alto carboniosi venivano fatti con la ghisa.
Il che è cosa molto interessante: se parliamo di prezzo, attualmente l'acciaio dolce lo pago 2€/kg, in listelli 100x4 sp 3-4 mm, mentre la ghisa la pago ca 5€ kg, in lastre 40x40 sp 1 cm.
Ho dei pezzi per poter fare un esperimento: voi di che parete siete? Colla saldatura di forgia c'è la faccio a legare questi spessori? Poco conta se alla ripiegatura la ghisa si spezza: nel caso la si risalda alla forgia con o senza l'acciaio dolce (per certi versi, sarebbe obbligatorio che si spezzi, altresì non si riuscirebbe a redistribuire il tenore di carbonio sulla superficie!).
Consigli e qualsiasi altra cosa sono bene accetti!