Come ho avuto modo di fare presentandomi nell'apposito thread, vi rinnovo il mio interesse per la cucina. Nel corso del tempo mi sono trovato più volte di fronte a limiti tecnici dovuti al fatto di non essere in possesso del giusto strumento, nello specifico del giusto coltello per fare ciò che dovevo fare.
Ho un set da battaglia, e devo dire che mi ha deluso molto. In occasione del mio compleanno ho deciso di regalarmi un coltello più serio, con l'intenzione che rappresenti il primo della mia collezione di coltelli da cucina da custodire gelosamente.
Ma... bando alle ciance.
Mi piace molto l'acciaio damascato, ho letto di alcuni tipi di coltello che sono più rigidi, altri più flessibili e tutti servono a qualcosa.
Per come sono solito ragionare, invece di partire da zero e ricevere probabilmente una mitragliata di consigli, partirei da una mia idea e sarebbe interessante sentire critiche e commenti. Che ne pensate di questo modello?
Kasumi - modello Santoku, a circa 145 euro. Materiale lama: acciaio VG-10 – 32 strati di acciaio damasco piegato. Lama: nucleo temprato Rockwell 60°+/-1 – Acciaio inossidabile – Lunghezza 18 cm. Taglio su entrambi i lati a 'V'

Ho letto che il modello santoku è un po' il tuttofare giapponese, la controparte del coltello da chef generico, con la differenza che si tratta di un coltello un filo più flessibile, che quindi magari ti segue sufficientemente bene anche nella sfilettatura di un pesce, pur non essendo lo strumento adatto a quell'uso lì. In sostanza però resta un coltello con il quale si può fare davvero di tutto, tranne andare a lavorare ossa o a disossare.
Che ne pensate?