Sono passato alla bisellatura, eseguito con tre lime piatte di diversa grana, aiutandomi con un piccolo accorgimento per cercare di realizzare bene il tallone. Da un lato ci sono riuscito abbastanza, dall'altro potevo fare molto di meglio...

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Ed ecco la bisellatura finita:

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A questo punto sono passato alla tempra, ho usato 3 litri di olio di soia che ho prima scaldato, ho portato la lama al rosso ciliegia cercando di essere il più uniforme possibile, ho immerso prima solo il filo, ho contato fino a 1001-1002-1003, ho estratto e poi inserito tutto, lasciando freddare un paio di minuti. La lama non si è storta e non mi sembra ci siano cricche evidenti (magari sono nascoste dai vari graffi...). Ho fatto il test della lima e non mi sembrava che scorresse molto, ma sono comunque passato al rinvenimento, un'ora e mezza nel forno di casa ventilato a 200°. Non posso dire con assoluta certezza che sia venuta bene, ma un test l'ho fatto. Ho colpito molto forte un bel pezzo di faggio, ho spaccato il legno senza rovinare minimamente il coltello. Forse missione compiuta!
A questo punto ho fatto il manico, ulivo e faggio divisi da una placchetta d'acciaio da 5 mm. Non userò mai più l'acciaio perché mi ha fatto diventare pazzo, si scaldava di continuo durante la rifinitura fino a sciogliere la resina che lo teneva fermo e ora la placchetta un po' si muove. L'accostamento del legno è stato più dettato da "quello avevo" che da una precisa scelta estetica. Quello che mi è interessato fin dall'inizio è stato più il procedimento che la realizzazione di un capolavoro (che sapevo già di non poter fare...)

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La lama l'ho carteggiata con grane 80 - 120 - 180 - 240 - 320 - 400 - 800 - 1000. Dopo l'affilatura devo dire che il coltello comunque taglia, non è bello ed il design non è granché, ma è comunque un qualcosa di molto simile ad un coltello!